La manifestazione di atteggiamenti sessisti e di discriminazione in materia di identità di genere è una forma di violenza invisibile, legata agli stereotipi di genere dominanti e che incide sulla dignità dell'individuo. La comunicazione di massa e i mezzi di informazione, tradizionalmente o meno, svolgono un ruolo chiave nel plasmare i punti di vista, gli atteggiamenti e i pregiudizi della società sui ruoli di genere. I contenuti mediatici non sono sempre "sensibili al genere" e possono presentare una rappresentazione degradante delle donne, perpetuare ruoli di genere e stereotipi di genere e riprodurre comportamenti sessisti. in occasione dell'adozione della legge 4356/2015 su un accordo di partenariato, l'esercizio dei diritti, disposizioni penali e di altro tipo e legge 4339/2015, che attiva il dialogo sociale in materia di media, mira a prevenire e combattere il sessismo e la discriminazione in materia di identità di genere, con il compito di produrre ricerca scientifica i cui risultati porteranno allo sviluppo di conoscenze scientifiche e di materiale di sensibilizzazione utile. Allo stesso tempo, sulla base dei risultati della ricerca, si prevede di progettare e attuare azioni di formazione per i professionisti delle PMI e di altre organizzazioni attive nel settore dell'informazione. Infine, l'attuazione di tutte le azioni del progetto mira a sviluppare interventi istituzionali volti a promuovere il rispetto della diversità basata sull'orientamento sessuale e a prevenire la discriminazione basata sull'identità di genere.